La comunità salesiana ha celebrato come ogni anno la memoria di Giovanni Bosco: santo, sacerdote, educatore. E’ una tradizione che lega profondamente allievi e formatori, salesiani e laici, giovani e adulti, in cammino per essere felici “nel tempo e nell’eternità”.
Nell’eternità
La giornata è stata scandita dalla comunità salesiana riunita in preghiera. Al mattino, nella cappellina adiacente la chiesa parrocchiale per la recita del Rosario e della S. Messa, accompagnati dai volontari di Radio Maria, si è ritrovata la comunità di San Giuseppe Artigiano.
Alla sera alle 18, in Cattedrale, si sono riunite per la celebrazione liturgica con il vescovo Guido Gallese le comunità salesiane che condividonola missione pastorale della Chiesa locale.
Nel tempo, con spirito di festa
In cortile, come ogni giorno, i ragazzi si sono riuniti peruna giornata di formazione e di festa. E’ stato con noi anche il Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, che ha condiviso con i ragazzi e i formatori il cortile, nel pieno spirito oratoriano.
C’è stato spazio anche per una visita ai laboratori abbiamo presentato la nostra quotidianità formativa, le lavorazioni al Controllo Numerico, macchine da rielaborare e mezzi a trazione ecologica. Sogni che diventano progetti che vi racconteremo nei prossimi mesi.
Nel tempo, da cittadini
Il Sindaco ci ha poi raccontato le ragioni del suo impegno politico, nato da un festival interculturale organizzato nei primi anni 2000 fino a diventare un impegno con la città. Un impegno intenso, che talvolta lascia molto stanchi e senza respiro, ma che offre la straordinaria occasione di essere al servizio del presente e del futuro della propria comunità.
Ci ha invitato a non avere paura, a essere parte attiva nella storia di un’area della città abbastanza recente rispetto ad altre zone. Un territorio ancora da immaginare e da sognare: chi meglio di noi giovani può farlo?
Ci siamo impegnati a raccontare questo territorio, le sue caratteristiche, le situazioni positive e negative, suggeriremo come renderlo migliore. Insieme: formatori e allievi, salesiani e laici, giovani e adulti, per essere felici “nel tempo e per l’eternità”.
